Heineken Jammin' Festival 06
Parte la IX edizione dell'Heineken Jammin' Festival all'insegna del
grande caldo e degli ossessionanti Mondiali di calcio in Germania.
Venerdi
16
Dopo un'estenuante fila in autostrada arrivo all'interno dell'autodromo
di Imola giusto in tempo per il concerto di Morrissey.
Un'ora di grande pop, gli Smiths sembrano essere ancora sul palco con
la propria musica, un suono che ha segnato più di una generazione,
forse uno dei momenti più alti del rock d'oltremanica degli ultimi
20 anni. Molti i brani dall'ultimo album Ringleader of the Tormentors,
e un grande Morrissey, poeta, cantante e vero "charming man".
Sorvoliamo sui Negramaro per arrivare ai Depeche Mode,
headliner della prima giornata.
Il palco sembra una grande astronave illuminata quando Dave Gahan e
compagni danno il via alle danze. Martin Gore, occhi segnati dal mascara
e smalto nero sulle unghie, Andrew Fletcher, un alieno arrivato da mondi
lontani. L'autodromo di Imola sembra una grande dance hall con 20.000
persone che ballano al ritmo di "I Feel You". Tappeti elettronici
e sullo sfondo immagini ipnotiche battono il tempo, la musica dei Depeche
Mode pulsa da 25 anni, potente e arricchita nei suoni. Con "Enjoy
The Silence" si tocca l'apice del concerto, Dave Gahan e soci hanno
raggiunto la vetta e sono loro i signori del silenzio.
Sabato 17
La mia giornata all'Heineken riparte con gli Avenged Sevenfold
di M. Shadows.
Il loro metal-core è molto chitarristico, convince solo a tratti
e infatti si alternano composizioni scontate ad altre più trascinanti.
Viene la sera e arriva il momento dei Darkness. La
loro musica è un guazzabuglio di glam-pop-metal molto divertente.
Sembra essere tornati negli anni '70 e di sentire una band glam-metal
che prova ogni sera nella cantina sotto casa vostra i brani più
famosi dei Led Zeppelin, Deep Purple e Queen. Bravi e molto simpatici.
Purtroppo è il momento di interrompere la musica perchè
inizia la partita Italia-USA: sul volto dei 50.000 c'é tensione
per l'esito dell'incontro (decisamente deludente) e io dico che dove
non è arrivata la nazionale di Lippi sono arrivati i Metallica.
L'introduzione
come sempre è dedicata a 'Il buono, il brutto e il cattivo"
del grande Sergio Leone e come 4 veri mescaleros i Metallica per 2 ore
e 30 hanno veramente spaccato.
La band di James Hetfield è una macchina da guerra veloce e compatta
con una sezione ritmica tesa e corposa (grande Rob Trujillo). Il suono
dei Metallica é convincente, incazzato e potente, i brani come
sempre cancerosi e polemici. Si attinge a mani basse nella storia del
gruppo, setacciando capolavori come "Master of Puppetts', il pubblico
é in delirio e i Metallica sono i veri re di questa edizione
dell'Heineken, una spanna sopra tutti!
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