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chris Cutler & Jon rose
Ritmo radicale e delicatezza d'archi: un matrimonio difficile da consumare. Se però ad officiare la cerimonia sono Chris Cutler e Jon Rose, le possibilità di riuscita aumentano.
La carriera musicale di Cutler inizia nei primi anni '70 con i gruppi sperimentali inglesi, su cui spiccano gli ormai mitici Cassiber e gli Henry Cow.
Jon Rose è invece uno dei più interessanti sperimentatori di oggi, in grado di spaziare dentro ogni ambito musicale sulla base di una ricerca continua sulle possibilità sonore del violino e dell'elettronica. Ascoltarli dal vivo è un'esperienza sbalorditiva. Vorticosi winds of change soffiano sulle macchine da suono, ed irretiscono soprattutto quegli arnesi su cui più marcati sono i segni della memoria: tamburi neri elettrificati e le corde nervose di un violino, che irradiano polimorficamente il proprio respiro, sgretolando le interdizioni della norma.
Ma dove gli strumenti della produzione sonora eccedono la realtà presente e disseminano embrioni di futuro, è lungo il flusso della corrente elettronica. L'elettronica infatti si dispiega come pratica liberatrice del linguaggio, nella cospirazione fra le proprie affascinanti possibilità e le risorse senza fondo di un'economia pulsionale della sperimentazione. Vivere la possibilità, non la potenza, dunque. Non la potenza della macchina elettronica celebrata come totem sovrannaturale, e neanche come ordine spettacolare, simulacro ostentato dalla tecnologia capitalistica, puro oggetto, ma, appunto, come possibilità per l'uomo di dare corpo a tutti i suoi circuiti espansivi, potenziandoli e valorizzandoli. Un esperimento audace, quantomeno, ed una volta messo a punto, grande spettacolo.
