65 days of static
La musica dei 65 DOS ispira paesaggi e vortici
complessi di suoni elaborati, una musica densa e spessa che improvvisamente
si apre su dimensioni ambient eteree e sottili, per poi in un attimo
convergere su esplosioni violente e pulsanti di muri sonori chitarristici
perfettamente controllati. Questa perfezione e questo controllo nella
fusione tra (post?) rock che incorpora frammenti hc/metal e progressioni
seventies, ed elettronica, per esempio nella martellante unione tra
batteria fisica con drum machine e campionamenti, è
l'elemento che più colpisce della band: l'impressione che si
ha nel vederli suonare è quella di una macchina organica calibrata
e limpida, un suono espressivo e sincronico molto personale e finora
da noi inascoltato nel suo genere, emozionale e diretto. Affascinanti.
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